Scoprendo Joy Harjo

Ieri, grazie a La Lettura del Corriere della Sera, ho scoperto Joy Harjo, una donna nativa americana dai talenti multiformi, poetessa e musicista, memoria e interprete della storia e della cultura del suo popolo.

L’articolo dell’inserto domenicale del Corriere (firmato da Roberto Galaverni) non è disponibile in rete, ma l’ho fotografato.


La bellezza della poesia che accompagna l’articolo mi lascia senza fiato, sia in inglese che nella traduzione italiana, ottima.
La curiosità, inevitabile, mi ha indotto a cercare altro in rete. Tra i frutti di questa ricerca c’è un altro interessante articolo, del settembre 2016, scritto da Laura di Corcia e reperibile sul sito www.carteggiletterari.it: http://www.carteggiletterari.it/2016/09/11/i-versi-di-joy-harjo-potente-voce-della-tribu-dei-creek-di-laura-di-corcia/.
Poi ho trovato una poesia, del 1951, intitolata Ricorda.

Ricorda il cielo sotto cui sei nato,
impara tutte le storie delle stelle.
Ricorda la luna, apprendi chi è.
Ricorda il sorgere del sole all'alba, il più
potente momento del tempo. Ricorda il tramonto
e l'andar verso la notte.
Ricorda la tua nascita, e tua madre lottò
per darti forma e respiro. Tu sei testimonianza
della vita sua, di quella di sua madre e così via.
Ricorda tuo padre. Anch'egli è la tua vita.
Ricorda la terra di cui condividi la pelle:
terra rossa, terra nera, terra gialla, terra bianca,
terra marrone, noi siamo terra.
Ricorda le piante, gli alberi, il mondo animale, che
hanno come noi le loro tribù, famiglie, storie.
Parla con loro, ascoltali. Sono poesie viventi.
Ricorda il vento. Ricorda la sua voce. Conosce
l'origine dell'universo.
Ricorda che tu sei tutto il popolo e tutto il popolo
è te.
Ricorda che sei questo universo e questo universo
è te.
Ricorda che tutto è in movimento, in crescita, tutto è te.
Ricorda che il linguaggio viene da tutto questo.
Ricorda la danza che è linguaggio, che è vita.
Ricorda.

Qui potete trovare il testo in inglese: https://www.poets.org/poetsorg/poem/remember-0.
Come altro chiudere questo post se non con un brano musicale di Joy Harjo. Ascoltiamo la sua versione di Witchi Tai To, un famoso brano di Jim Pepper diventato uno standard del jazz moderno, interpretato da molti dei più noti sassofonisti. E’ una mediocre registrazione, ma mi sembra aggiungere un dettaglio indispensabile per arricchire il ritratto di questa donna affascinante.


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