Un insegnamento prezioso

Su Facebook avevo condiviso alcuni passi da Diario d’inverno di Paul Auster (Winter Journal, 2012). L’inizio mi era parso molto promettente, all’altezza delle aspettative rispetto a un autore che mi piace; poi, però, mi ha via via deluso, tanto da che ho proseguito la lettura stancamente, faticando a non interromperla.  Mi è parso un racconto autobiografico piuttosto noioso, che non si solleva quasi mai da un elencare di dettagli spesso insignificanti di passaggi di una vita non sempre degna di essere narrata. Sono andato a rileggere una recensione di J. Robert Lennon apparsa all’epoca della pubblicazione su The Guardian: https://www.theguardian.com/books/2012/aug/15/winter-journal-paul-auster-review. Sono d’accordo con Lennon. Auster ha scritto di meglio. Ci sono, tuttavia, sprazzi di luce anche in questo suo lavoro.
Eccone uno.


Lo Joubert citato da Auster quasi certamente è Joseph Joubert (https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Joubert), un filosofo francese di cui non sapevo nulla. Forse aiuto anche qualcuno di voi a conoscerlo...
 

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